Allocc, Locch (Giglioli 1886)
Codice EURING 07610
TOTALE elementi CTR |
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Nidificazione certa |
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Nidificazione probabile |
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Nidificazione eventuale |
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Nel territorio della Provincia di Bologna la specie è sedentaria, nidificante, migratrice irregolare; per il periodo 1990-1999 è stata stimata una popolazione nidificante di 400-1.000 coppie.
Tra i rapaci notturni è la specie forestale per antonomasia. La sua presenza è sempre legata alla presenza di boschi anche di limitata estensione (un ettaro). Lhabitat di eccellenza è rappresentato da boschi di latifoglie o misti con alberi maturi dove può trovare le cavità in cui è solito alloggiare il nido; in assenza di queste sfrutta, come altri rapaci notturni, edifici rurali e urbani, cavità nelle pareti di roccia o, più raramente, nidi di altri rapaci o di corvidi.
In Provincia oltre che in Appennino, dove sono presenti formazioni forestali talvolta estese e di varia tipologia, si trova anche in pianura e nelle città dove occupa fasce boscate ripariali, parchi di ville patrizie e giardini cittadini. Le più alte densità sono state registrate in corrispondenza dei castagneti da frutto: questo tipo di ambiente offre al contempo sia ampia disponibilità di cavità idonee ad ospitare nidi sia abbondanza di prede, grazie alla ricca comunità di uccelli e mammiferi che vive sulle chiome e nel sottobosco dei castagneti (storni, cince, ghiri, scoiattoli, arvicole
). Nel corso dei rilevamenti il 71% delle osservazioni ha riguardato la fascia altitudinale di collina, il 15% la pianura e il restante 14% la fascia montana sopra gli 800 m. s.l.m. La mediana dellaltitudine è 300 m. s.l.m. Alcune osservazioni sono situate a quote superiori a 1000 m. s.l.m. (a Monte Belvedere,Madonna del Faggio, Filigare, Pian di Balestra) con limite altitudinale a 1.600 m. s.l.m. a Passo del Lupo.
La carta di distribuzione evidenzia una presenza continua solo nelle porzioni centrale e orientale dellAppennino ma ciò è da ricondurre ad una carenza delle indagini notturne mirate; infatti, la specie è onnipresente in tutto il territorio collinare e montano dove non esistono elementi cartografici privi di formazioni boschive. Invece, per quanto riguarda la pianura, le differenze evidenziate dalla carta di distribuzione fra i settori centrale e occidentale da una parte e quello orientale dallaltra, potrebbero essere realmente riconducibili alle caratteristiche ambientali; nella porzione orientale infatti, sono scarsamente diffuse anche altre specie nidificanti in cavità arboree quali il Picchio verde e il Picchio rosso maggiore e ciò trova un riscontro anche nella contigua pianura romagnola (Gellini e Ceccarelli 2000).
In Europa lo stato di conservazione della specie è favorevole; la presenza dellAllocco in una trentina di elementi della nostra pianura, ambiente sub-ottimale stante la limitatissima disponibilità di boschi, testimonia e conferma la reale capacità di adattamento di questo Strigide e il buono stato conservazionistico anche nella nostra Provincia.
Specie classificata da BirdLife International come SPEC 4 (specie con status di conservazione favorevole e popolazione concentrata in Europa).
Luca Melega