BALESTRUCCIO Dlichon urbica (Linnaeus, 1758)

Rundèc, Rundeccia (Giglioli 1886), Rundeccia (Bacchi della Lega),

Rundanena (Liverani-Imola)

Codice EURING 10010

TOTALE elementi CTR
369
76,4 %
Nidificazione certa
243
50,3 %
Nidificazione probabile
7
1,4 %
Nidificazione eventuale
119
24,6 %

CARTA

IMMAGINE

Nel territorio della Provincia di Bologna la specie è migratrice e nidificante; nel periodo 1995-1999 è stata stimata una popolazione nidificante di 5000-10000 coppie.

In Provincia il Balestruccio arriva dai quartieri di svernamento (Africa sud Sahariana) a fine febbraio - inizio marzo e vi resta sino a fine settembre-inizio ottobre. Specie comune nelle campagne e nelle aree urbane, è stata rilevata su gran parte del territorio provinciale ad esclusione di un centinaio di elementi CTR riguardanti prevalentemente zone montane e con scarsi insediamenti antropici. Anche se sono note altrove colonie nidificanti in condizioni naturali su pareti di roccia (Mezzavilla 1989), la specie localmente è legata esclusivamente alla presenza umana soprattutto per il reperimento di edifici idonei per la nidificazione. La mediana delle osservazioni è a 95 m. s.l.m.; quella delle nidificazioni certe a 130 m. Queste ultime sono distribuite per il 48% negli elementi CTR del comprensorio di pianura e ugualmente per il 48% negli elementi di collina fino, agli 800 m. s.l.m.; soltanto il 4% delle nidificazioni certe è stato rilevato al di sopra di questa altitudine. Il limite altitudinale raggiunto è intorno ai 1000 metri di quota nel comprensorio di Suviana, nell’alto Savena e nella valle di Ospitale, al confine con il Modenese.
Costruisce un nido con il fango, a forma semisferica, con un foro di entrata nella parte superiore, collocato sotto sporgenze che offrano un riparo, come cornicioni e tetti. I nidi, attaccati a tali sporgenze, si possono trovare anche sotto terrazzi, volte ed arcate di portoni, finestre e altri manufatti, come ad esempio serbatoi di acquedotti e vecchi silos agricoli (Bastia 1947; Cacciato oss. pers.).
Il numero di coppie nei diversi siti di nidificazione può oscillare da poche unità a molte decine, a seconda delle disponibilità di nicchie dove collocare fisicamente i nidi. In caso di poco spazio in siti idonei si possono trovare nidi attaccati l’uno all’altro a formare agglomerati di coppe. La specie sembra, come nel caso della Rondine, aver tratto giovamento dai diversi ripristini di zone umide eseguiti soprattutto in pianura negli ultimi anni.
I principali fattori di minaccia per il Balestruccio nelle aree di nidificazione sono dovuti alla distruzione diretta dei nidi, operata anche in presenza dei nidiacei all’interno, accusati di sporcare muri e intonaci, nonché dalla ristrutturazione degli edifici dove sono presenti le colonie, che difficilmente poi rioccupano il sito. Il declino della popolazione è imputabile inoltre all’uso di insetticidi, sia nelle zone di svernamento sia nelle aree di nidificazione.

Francesco Cacciato

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