BECCAMOSCHINO Cisticola junicidis (Rafinesque, 1810)

Beccamosch (Giglioli 1886)

Codice EURING 12260

TOTALE elementi CTR
180
37,3 %
Nidificazione certa
21
4,3 %
Nidificazione probabile
150
31,9 %
Nidificazione eventuale
9
1,9 %

CARTA

IMMAGINE

Nel territorio della Provincia di Bologna la specie è sedentaria, migratrice, svernante e nidificante; nel periodo 1995-1999 è stata stimata una popolazione nidificante di 2.000-6.000 coppie.

Con i suoi dieci centimetri di lunghezza e gli otto-dieci grammi di peso, il Beccamoschino è tra i più piccoli Silvidi ed è diffuso in tutto il territorio pianeggiante e della bassa collina della Provincia di Bologna. Quasi il 90% delle segnalazioni di nidificazioni ricadono, infatti, nella fascia compresa tra 0 e 100 metri di altitudine mentre il restante 10% nella fascia tra 100 e 250 metri sul livello del mare. Sono state accertate anche un paio di nidificazioni a quote superiori: una ad un’altitudine di 480 metri nei dintorni di Carviano (Vergato) e una a 300 metri m. s.l.m. lungo la valle del Torrente Sellustra nei dintorni della località Croara (Imola).
La sua distribuzione è strettamente legata a fattori climatici. Il Beccamoschino è una specie prevalentemente sedentaria molto sensibile ad inverni freddi: il perdurare di giornate rigide con abbondanti precipitazioni nevose ne può ridurre la popolazioni anche in modo drastico.
Questo piccolo Silvide nidifica prevalentemente nei prati umidi e lungo gli argini erbosi di corsi d'acqua o di zone umide (fiumi, canali, laghi, maceri, bacini di decantazione degli zuccherifici ecc.) e frequenta anche aree aperte sia coltivate (seminativi) sia incolte (prati erbosi e da sfalcio, calanchi) che presentano una fitta vegetazione erbacea con moderato sviluppo verticale.
E' proprio nel fitto della vegetazione che si muove alla ricerca di cibo e costruisce il nido dalla fine di marzo a luglio. Di abitudini schive, diviene facilmente individuabile durante il periodo riproduttivo, quando tradisce la sua presenza con prolungati voli canori, costituiti da salite e discese verticali, durante i quali è solito emettere, ad ogni batter d'ali, una inconfondibile e monotona nota.

Marco Bon

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