Fratocc, Fratin (Giglioli 1886), Fratocc (Bacchi della Lega),
Surena (Liverani-Imola)
Codice EURING 14620
TOTALE elementi CTR |
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Nidificazione certa |
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Nidificazione probabile |
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Nidificazione eventuale |
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Nel territorio della Provincia di Bologna la specie è sedentaria, migratrice, svernante e nidificante; nel periodo 1995-1999 è stata stimata una popolazione nidificante di 15.000-30.000 coppie
La Cinciarella è particolarmente diffusa e comune nei settori collinare e montano della Provincia dove la distribuzione appare praticamente continua; qui la specie trova lhabitat ottimale rappresentato principalmente dai boschi radi di latifoglie (soprattutto fustaie, ma anche cedui), in particolare querceti e castagneti, prevalentemente nella fascia altitudinale di collina fino agli 800 m. s.l.m.); frequenta anche boschi fluviali, ambienti rurali, parchi e giardini; di importanza marginale risultano le grandi e dense formazioni forestali e, più ancora, i boschi puri di conifere. Il 24% delle osservazioni riguarda il comprensorio di pianura, il 9% in quello sopra 800 m. di quota. La mediana dellaltitudine è 300 m. s.l.m..
Elemento determinante in tutti gli ambienti è la presenza di vecchi alberi ricchi di cavità da utilizzare per la deposizione delle uova, anche se la Cinciarella riesce facilmente ad adattarsi ad opportunità offerte dalle costruzioni artificiali.
Nel settore planiziale la distribuzione diventa poco omogenea, con presenze spesso localizzate ed ampie zone che risultano non frequentate; fra queste, spicca la vasta area deserta delle campagne ad alta produttività agricola di Budrio, Medicina, Castel Guelfo; anche in gran parte della pianura allestremità occidentale della Provincia (Crevalcore, S.Agata Bolognese, S.Giovanni in Persiceto, Crespellano) la specie risulta assente, mentre la situazione appare migliore nella parte centrale, forse per la maggiore presenza di parchi con alberi maturi.
Nel complesso la pianura antropizzata si rivela di scarsa rilevanza per la presenza della Cinciarella che qui utilizza i residui spazi naturali disponibili: boschetti isolati, filari di piante ai margini dei corsi dacqua, parchi di ville padronali.
Lattuale situazione nelle zone di pianura bolognesi, come in quelle emiliano-romagnole in genere, sembrerebbe comunque migliore rispetto ai tempi storici quando la specie vi figurava assente o molto scarsa (Bacchi della Lega 1902; Brandolini 1961; Zangheri 1938).
Specie classificata da BirdLife International come SPEC 4 (specie con status di conservazione favorevole e popolazione concentrata in Europa).
Pier Paolo Ceccarelli