Falchett
Codice EURING 03070
TOTALE elementi CTR |
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Nidificazione certa |
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Nidificazione probabile |
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Nidificazione eventuale |
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Nel territorio della Provincia di Bologna la specie è migratrice regolare e ha nidificato per la prima volta nel 1998 (1 coppia).
E una specie che ha cominciato a nidificare in Italia nel corso degli anni 90 in Emilia Romagna e in Veneto.
La prima nidificazione è stata accertata nel 1995 in Provincia di Parma ma una presunta nidificazione era stata rilevata già nel 1992 (Ravasini 1995). Successivamente sono state scoperte singole coppie nidificanti anche nel Ferrarese nel 1996 e nella bassa Modenese nel 1997 (Tinarelli 1997).
La prima nidificazione nel Bolognese è stata rilevata nel 1998 (1 coppia), in unarea scarsamente antropizzata con estesi seminativi presso Marmorta (Molinella) e si è ripetuta probabilmente nel 1999 (Tinarelli ined.). Per il periodo 1999-2001 può essere stimata per lEmilia Romagna una popolazione complessiva di 80-100 coppie, localizzate principalmente nella Bonifica del Mezzano (Ferrara) (Piras G. com. pers.) e nella bassa Parmense (Ravasini M. com. pers.).
Per la nidificazione il Falco cuculo utilizza esclusivamente nidi costruiti e abbandonati da corvidi (Gazza in particolare); ciò lo rende assai vulnerabile ad eventuali azioni di controllo esercitate verso questa specie con mezzi non selettivi.
Durante la migrazione la specie frequenta in Aprile e Maggio la pianura (in particolare il settore orientale) e la collina (soprattutto lImolese e le colline a sud-est di Bologna).
I principali fattori limitanti noti per la specie sono costituiti dalluso di pesticidi in agricoltura, dallelettrocuzione causata dalle linee elettriche, dalluso illegale di esche avvelenate, dalla persecuzione dei corvidi attuata con sparo nei nidi durante la riproduzione.
Tra le azioni favorevoli alla conservazione della specie si possono annoverare il mantenimento di prati-pascoli in pianura che costituiscono lhabitat preferito per la caccia, la tutela di Gazza e Cornacchia grigia durante la riproduzione, i cui nidi abbandonati sono utilizzati per la nidificazione, e la messa in sicurezza delle linee elettriche a media tensione.
Specie classificata da BirdLife International come SPEC 3 (specie con status di conservazione sfavorevole e popolazione non concentrata in Europa).
Roberto Tinarelli