FOLAGA Fulica atra (Linnaeus, 1758)

Folga, Priton (Giglioli 1886)

Codice EURING 04290

TOTALE elementi CTR
85
17,6 %
Nidificazione certa
67
13,9 %
Nidificazione probabile
3
0,6 %
Nidificazione eventuale
15
3,1 %

CARTA

IMMAGINE

Nel territorio della Provincia di Bologna la specie è sedentaria, migratrice, svernante e nidificante; nel periodo 1998-1999 è stata stimata, sulla base di censimenti in aree campione, una popolazione nidificante di 600-700 coppie.

E’ una specie facilmente rilevabile come nidificante, presente in tutte le regioni italiane e in particolare nella pianura Veneto-Padana; è stata stimata una popolazione nidificante nazionale di 5.000-12.000 coppie nel periodo 1988-1997 (BirdLife International 2000). Frequenta per la riproduzione un’ampia gamma di zone umide con acqua sia dolce sia salmastra, poco profonda, purché ricche di vegetazione sommersa e sulle sponde. Se non disturbata nidifica talvolta anche in canali e in piccoli laghetti.
Per l’Emilia Romagna, utilizzando i dati di zone campione censite accuratamente e le superfici delle varie tipologie di zone umide presenti, è possibile stimare una popolazione nidificante compresa tra le 2.000 e le 2.800 coppie (Foschi e Tinarelli 1999).
Nel Bolognese la Folaga è diffusa in tutte le principali zone umide di pianura e in stagni, laghetti ed ex cave inondate della fascia collinare. Nel corso degli anni ’90 il ripristino di circa 1.200 ettari di zone umide con condizioni idonee per la specie ha determinato in Provincia di Bologna un rapido incremento della popolazione nidificante ed una espansione dell’areale: meno di 80 coppie nel 1984, 300-500 coppie nel 1994 e 600-700 coppie nel periodo 1998-1999, stimate sulla base di censimenti in aree campione (Tinarelli 2001a). Contemporaneamente è aumentata anche la consistenza della popolazione svernante (3.860 individui nel 1987 e 6.029 nel 2001).
I principali fattori limitanti noti per la specie sono gli interventi di controllo della vegetazione palustre (sfalcio, trinciatura e incendio) e di prosciugamento delle zone umide durante il periodo riproduttivo. Come per altre specie che costruiscono nidi sulla vegetazione semisommersa e tra le canne, le covate possono essere distrutte dalla Nutria per schiacciamento e ribaltamento dei nidi.

Roberto Tinarelli

TORNA ALL'ELENCO DELLE SPECIE