Giàndara (Giglioli 1886; Bacchi della Lega), Giandèra,
Argaza (Liverani-Imola)
Codice EURING 15390
TOTALE elementi CTR |
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Nidificazione certa |
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Nidificazione probabile |
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Nidificazione eventuale |
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Nel territorio della Provincia di Bologna la specie è sedentaria, migratrice, svernante e nidificante; nel periodo 1995-1999 è stata stimata una popolazione nidificante di 10.000-20.000 coppie.
Distribuita uniformemente in tutta larea collinare e montana, è legata alle formazioni forestali cedue e ad alto fusto, prevalentemente anche se non esclusivamente di Querce. In periodo autunnale infatti lalimentazione è basata largamente sul consumo di ghiande, che raccoglie e trasporta in grandi quantità e con cui appresta dispense temporanee, che in genere ritrova abilmente ma che talvolta dimentica, contribuendo in questo modo al rinnovamento naturale del bosco. La presenza del Leccio sulle pareti di arenaria del Bolognese è presumibilmente dovuta alla disseminazione operata dalla Ghiandaia. Tuttavia mostra un notevole eclettismo alimentare, che le consente di consumare semi e frutti di piante selvatiche o coltivate, così come nel periodo estivo e riproduttivo una grande quantità di invertebrati, piccoli Rettili, uova e pulli di Uccelli, Micromammiferi. Frequenta anche cedui misti, castagneti, rimboschimenti di conifere, boschi riparali, parchi e aree verdi urbane. E presente con basse densità anche nelle faggete cedue e ad alto fusto, fino al limite della vegetazione arborea. Negli ultimi anni si è verificata unespansione verso la zona di pianura, dove tuttavia la distribuzione, continua nella fascia montana, si fa frammentaria a causa della disomogenea copertura arborea: qui frequenta le aste fluviali compatibilmente con lo stato di manutenzione idraulica degli alvei, boschi igrofili, sponde di canali ove siano presenti alberi o arbusti, parchi di ville anche isolati, siepi, scarpate ferroviarie, zone umide con vegetazione naturale, come le valli Boscosa, Comune, Campotto, Cassa di Benni. Nei rilevamenti è risultata assente da una area piuttosto vasta della pianura centro-orientale condotta con tecniche colturali intensive e particolarmente povera di vegetazione naturale. Tuttavia in altre zone di pianura è risultata presente anche in frutteti a coltivazione intensiva purché prossimi a lembi anche limitati di vegetazione spontanea. Non abbiamo prove di nidificazione in questi ambienti. Negli ultimi anni frequenta e si riproduce anche nelle aree verdi urbane: è presente a Bologna ai Giardini Margherita, nellarea del Policlinico S. Orsola, nel Quartiere Fieristico, nei Quartieri prossimi alle colline
Anche per questo Corvide sono riportate nellindagine molte nidificazioni certe, per la facilità con cui i nidi possono venire reperiti. Il nido di medie dimensioni è collocato ad altezze variabili su un grande numero di specie arboree e molto spesso addossato a rampicanti come Edera o Vitalba.
Non sono evidenti fattori di rischio per questa specie. Fattori limitanti di importanza relativa possono essere gli abbattimenti in stagione venatoria e i frequenti investimenti sulla rete stradale.
Mario Bonora