Varden (Bacchi della Lega), Verdinen (Liverani-Imola)
Codice EURING 13110
TOTALE elementi CTR |
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Nidificazione certa |
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Nidificazione probabile |
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Nidificazione eventuale |
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Nel territorio della Provincia di Bologna la specie è sedentaria, migratrice, svernante e nidificante; nel periodo 1995-1999 è stata stimata una popolazione nidificante di 30.000-60.000 coppie.
Facile da individuare grazie al suo inconfondibile canto primaverile costituito da una serie monotona di "ciff ciaff ciff ciff ciaff", il Luì piccolo è uno dei Passeriformi più comuni e diffusi.
Nidifica in tutti i tipi di boschi, sia quelli misti di latifoglie (cedui o di alto fusto) sia quelli di conifere, e si rinviene anche nelle faggete, nei castagneti, nei cespuglieti e nelle macchie. Tra i boschi preferisce quelli non troppo fitti, ricchi di sottobosco e provvisti di ampie radure erbose.
La distribuzione nel Bolognese è, di conseguenza, pressoché totale dal basso all'alto Appennino sino alle quote più elevate (l'80% circa delle segnalazioni di nidificazione sono comprese nella fascia tra 50 e 1.750 metri, più precisamente il 66% tra 50 e 800 metri s.l.m.). Appare più frammentata, invece, in pianura dove diviene sporadica e limitata a qualche lembo forestale e ai boschi ripariali caratterizzati da un fitto sottobosco (solo il 17% delle osservazioni rientrano nella fascia con altitudine inferiore a 50 metri s.l.m.).
Il Luì piccolo è risultato assente, per la mancanza di siti idonei per la nidificazione, dalla maggior parte degli elementi CTR ricadenti sul territorio pianeggiante e comprendenti ampi terreni agricoli. In particolare, scarse sono le segnalazioni di nidificazione nei settori della pianura orientale ed occidentale (in quest'ultima se ne concentrano molte di tipo eventuale), mentre nel settore centrale appaiono più comuni probabilmente per una maggiore presenza di aree boscate (esempio parchi di ville).
Le poche lacune registrate invece nella fascia collinare sono da attribuirsi probabilmente ad una carenza nell'indagine.
In pianura è più facilmente rinvenibile durante il periodo invernale poiché frequenta, oltre a tutti gli ambienti silvani, anche ambienti aperti sufficientemente vicini all'acqua quali parchi, giardini, siepi, arbusteti radi e giovani boschi formati da piante sempreverdi in cui trova rifugio.
Il territorio italiano, per la posizione centrale che occupa nel Mediterraneo, viene utilizzato sia come corridoio durante le migrazioni dalle popolazioni che dall'Europa nord-orientale si spingono in Africa, sia come importante quartiere di svernamento dalle popolazioni nidificanti nell'area centroeuropea e fenno-scandinava. Questo però può determinare una sovrastima delle nidificazioni in quanto già in marzo, in piena migrazione primaverile, si possono ascoltare individui in canto riproduttivo anche in ambienti poco adatti.
Il periodo riproduttivo è concentrato da aprile a luglio, fino alla prima metà di agosto. Il Luì piccolo costruisce il nido a poca distanza dal suolo, al riparo del fogliame e dei rampicanti, nei cespuglieti o tra i rami bassi di giovani alberi.
Marco Bon