Merel acquarol (Giglioli 1886) Merel aquar (Bacchi della Lega)
Codice EURING 10500
TOTALE elementi CTR |
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Nidificazione certa |
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Nidificazione probabile |
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Nidificazione eventuale |
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Nel territorio della Provincia di Bologna la specie è sedentaria, migratrice, svernante (sono noti movimenti altitudinali) e nidificante; nel periodo 1995-1999 è stata stimata, sulla base di censimenti in aree campione, una popolazione nidificante di 50-100 coppie.
Specie tipicamente legata ai corsi dacqua a carattere torrentizio, il Merlo acquaiolo in Provincia di Bologna risulta relativamente diffuso al di sopra dei 300 metri sul livello del mare, mentre diventa più raro e localizzato alle quote più basse. La sua distribuzione appare fortemente condizionata dalle caratteristiche orografiche del territorio: maggiore è lacclività dei rilievi, più veloce e turbolento è il deflusso di fiumi e torrenti, più favorevoli sono le condizioni ambientali per la specie. La forte ossigenazione delle acque che si determina grazie alla presenza di cascate, rapide e di tratti a veloce deflusso tra le rocce e i ciottoli, infatti, è condizione ideale per lo sviluppo di ricche comunità macrobentoniche che rappresentano la base alimentare del Merlo acquaiolo durante il periodo riproduttivo. In corrispondenza della zona collinare risente negativamente non solo della naturale diminuzione dei livelli di ossigenazione delle acque ma anche del crescente grado di inquinamento; per questa ragione difficilmente lo si incontra in corrispondenza delle principali aste fluviali, mentre nidifica lungo affluenti secondari, di norma caratterizzati da acque più pulite (Andreotti et al. 1998). Una distribuzione sostanzialmente analoga a quella scaturita dalla presente indagine veniva già descritta da Bacchi della Lega (1892); è verosimile, tuttavia, che rispetto alla fine dellOttocento la popolazione nidificante abbia subìto una contrazione numerica a causa del peggioramento qualitativo di numerosi corsi dacqua della Provincia.
Gli ambienti elettivi di nidificazione in Provincia di Bologna sono ubicati soprattutto in corrispondenza della dorsale appenninica. Dal momento che, grazie al clima umido e piovoso che contraddistingue questa parte del territorio, le portate si mantengono generalmente elevate fino a tarda primavera, vengono occupati anche rii caratterizzati da una larghezza media modesta, in casi limite non superiore al metro. I territori riproduttivi si estendono da alcune centinaia di metri fino ad oltre un chilometro di lunghezza, a seconda delle disponibilità alimentari. In genere, vengono preferiti tratti dove grossi massi, cascate e la presenza di alberi e piccole pareti di roccia lungo le rive offrono unampia disponibilità di siti di nidificazione. Nel corso dei rilevamenti la maggior parte dei nidi è stato rinvenuto su manufatti costruiti in prossimità dellalveo (briglie, ponti, muri di contenimento delle rive, tubazioni sospese sopra il fiume) ma è possibile che lutilizzazione di supporti naturali risulti sottostimata a causa di una maggiore difficoltà nellindividuare i nidi costruiti in situazioni naturali.
Alessandro Andreotti