Passra muntanara (Giglioli 1886)
Codice EURING 10940
TOTALE elementi CTR |
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Nidificazione certa |
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Nidificazione probabile |
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Nidificazione eventuale |
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Nel territorio della Provincia di Bologna la specie è sedentaria, migratrice, svernante e nidificante; nel periodo 1995-1999 è stata stimata una popolazione nidificante massima di 10 coppie.
Il Sordone è legato alle praterie in quota e alle rocce, in particolare alle piccole pareti, ai detriti e ai massi affioranti dalle praterie sopra il limite della vegetazione arborea. Non frequenta le aree boscate. Mentre è diffuso su tutto larco Alpino, è presente nellItalia peninsulare solo in poche stazioni dellAppennino Tosco-Emiliano e del centro, oltre che sulle Apuane (Bogliani 1993; Sposimo 1997). Specie caratteristica dellambiente montano, dove nidifica a quote superiori a 1500 metri, migratrice, compie anche spostamenti altitudinali nellinverno: in questo periodo nella nostra Provincia si può osservare qualche volta a quote basse, come sul Contrafforte Pliocenico e nelle garighe della valle del Santerno (Bonora oss. pers.).La popolazione nidificante presente nel Bolognese è dellordine di poche coppie.
In Provincia di Bologna è stato rilevato sul crinale, nelle valli del Silla e del Dardagna, soltanto in due elementi CTR adiacenti, rispettivamente al Lago Scaffaiolo a 1600 m. s.l.m. e al Corno alle Scale lungo i Balzi dellOra a 1750 m. s.l.m.. In entrambi i casi si è trattato di individui territoriali in canto, ma non si sono avute prove certe di nidificazione.
Lareale del Sordone nella Provincia è limitato, a causa della estensione ridotta delle praterie dalta quota che iniziando dal Corno alle scale si estendono verso NO seguendo il crinale appenninico oltre i limiti amministrativi della Provincia. Tuttavia per analogia con una specie che occupa un habitat analogo, lo Spioncello, trovato in 5 elementi CTR, è possibile credere che il Sordone sia stato rilevato insufficientemente durante lindagine. Segnalato nella parte occidentale della regione (Giannella e Rabacchi 1992; Ravasini 1995) mentre manca in Romagna causa lassenza di habitat adatto.
Incluso nella Lista rossa regionale come specie rara (Gustin et al. 1997), si ritiene che ne esistano in Emilia-Romagna solo 2-300 coppie nidificanti sul crinale dellAppennino in un piccolo numero di siti riproduttivi. Il livello di minaccia su scala regionale è classificato basso.
Per la piccola popolazione Provinciale, non sono evidenti fattori di minaccia specifici, fatta salva la realizzazione di impianti di risalita e piste da sci che possono localmente comportare la rimozione dei detriti e delle rocce affioranti. E comunque evidente che la specie in ambito Provinciale è poco conosciuta e sarebbe opportuno un approfondimento dellindagine.
Mario Bonora