SPARVIERE Accipiter nisus (Linnaeus, 1758)

Falchett (Giglioli 1886)

Codice EURING. 02690

TOTALE elementi CTR
120
24,8 %
Nidificazione certa
24
5 %
Nidificazione probabile
19
3,9 %
Nidificazione eventuale
77
15,9 %

CARTA

IMMAGINE

Nel territorio della Provincia di Bologna la specie è sedentaria, migratrice, svernante e nidificante; nel periodo 1995-1999 è stata stimata una popolazione nidificante di 60-100 coppie.

A partire dai primi anni ottanta questa specie, così come altri rapaci, ha rioccupato buona parte del territorio provinciale comparendo come nidificante non più solo nelle aree densamente boscate della montagna, ma anche in aree collinari e urbane, essendogli sufficienti per nidificare boschi di modesta estensione e addirittura parchi e giardini, ed iniziando un processo di colonizzazione della pianura tutt’ora in atto.
E’ ragionevole pensare che, in passato, il fattore limitante per la specie sia stato rappresentato dalla persecuzione umana e non da fattori ambientali, anche se negli ultimi decenni lo spopolamento della montagna ed in particolar modo l’invecchiamento dei boschi cedui non più utilizzati come in passato, hanno creato situazioni ecologicamente ottimali per la specie anche sotto questo punto di vista.
Nell’ambito della presente indagine lo sparviero è risultato più diffuso nelle aree di collina; la media dell’altitudine delle osservazioni è 347 m.s.l.m. la mediana 250. In questa fascia si concentra oltre il 70% delle presenze e il 60% delle nidificazioni certe. In montagna sopra 800 m.s.l.m. ricade soltanto 10% delle osservazioni e 6 nidificazioni certe: probabilmente ciò è più dovuto alla difficoltà di verificarne, in assenza di ricerche mirate, la nidificazione che ad una reale scarsa presenza nei territori montani. Il limite altitudinale delle nidificazioni accertate supera i 1000 m.s.l.m. al Lago Brasimone-S.Giuseppe 1000 m.; Pratignano 1250 m.;Sboccata ai Bagnadori 1274 m.;Valle del Dardagna 1300 m.; Pian dello Stellaio-Donnamorta 1350 m. Particolare importanza assumono i rimboschimenti di conifere. In pianura è presente con il 17% delle osservazioni, e 4 nidificazioni certe a Madonna dell’Oppio, Lippo, dintorni di Casalecchio di Reno, Borgatella di S. Lazzaro. Per la scarsità della vegetazione arborea in questo ambito si adatta per nidificare a parchi, lembi residui di vegetazione naturale, boscaglie golenali, pioppeti coltivati..
Nel Parco dei Gessi Bolognesi, in un’area di 5000 ha, nel periodo di indagine sono state censite 6 coppie. Nel 1999 5 coppie hanno involato giovani, due coppie tre giovani e tre coppie due. Le specie arboree prescelte per la nidificazione sono state: in tre casi Pinus nigra (uno di questi all’interno di un grande giardino adiacente ad un’abitazione), in un caso Cedrus atlantica in un parco di una villa a 500 m. dall’area urbana di Bologna, in cui la coppia cacciava regolarmente. Infine le ultime due coppie hanno nidificato in boschetti misti su Quercus pubescens. Sembrerebbe quindi in questo caso che lo sparviero tenda a selezionare le conifere, se consideriamo che nell’area del parco dei gessi i rimboschimenti di conifere sono veramente localizzati e di modesta estensione.
Per confronto sempre nel 1999 in comune di Savigno in un’area di poco superiore alla precedente la densità dello sparviero è risultata leggermente inferiore con 4 coppie riprodottesi.In questo caso solo una coppia si è riprodotta in un vasto rimboschimento di conifere, le altre tre su Quercus spp e più precisamente 2 su Quercus pubescens ed 1 su Quercus cerris.

Massimo Colombari

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