TOPINO Riparia riparia (Linnaeus, 1758)

Rivarol (Bacchi della Lega), Tupen (Liverani-Imola)

Codice EURING 09810

TOTALE elementi CTR
47
9,7 %
Nidificazione certa
18
3,7 %
Nidificazione probabile
2
0,4 %
Nidificazione eventuale
27
5,6 %

CARTA

IMMAGINE

Nel territorio della Provincia di Bologna la specie è migratrice e nidificante; nel periodo 1995-1999 è stata stimata una popolazione nidificante di 500-1000 coppie.

E’ una delle rondini meno diffuse che nidificano nel bolognese; frequenta gli ambienti fluviali del medio e basso corso, a cui è strettamente legata per la nidificazione. Infatti utilizza le pareti subverticali che si trovano lungo le sponde sabbiose di fiumi e torrenti, dove scava, in colonie di numerosi individui (anche alcune centinaia), le piccole gallerie che costituiscono i nidi, mantenuti al sicuro dalla verticalità della parete, che può essere alta da pochi decimetri fino a qualche metro.
Durante l’indagine è stata trovata come nidificante certa soltanto nel 4% circa degli elementi CTR: lungo il fiume Reno e nei torrenti Samoggia, Savena, Idice, Sillaro e Santerno oltre che in diverse zone con attività estrattive. La distribuzione in Provincia non supera i 200 metri di altitudine, al disopra dei quali il Topino non trova le condizioni favorevoli alla nidificazione a causa della natura ciottolosa e rocciosa delle sponde che caratterizzano il medio ed alto corso di fiumi e torrenti.La mediana dell’altitudine è risultata intorno a 30 m. s.l.m.
In Provincia la specie è presente da aprile; comincia a frequentare le zone in prossimità dei corsi d’acqua a caccia di insetti e alla ricerca di scarpate idonee alla nidificazione. Oltre alle rive subverticali dei corsi d’acqua può utilizzare anche depositi di sabbia con pareti verticalizzate che si trovano negli ambiti estrattivi o le sponde franate delle cave stesse. Non sembrano avere grossa rilevanza sia la presenza dell’acqua sotto la colonia, sia l’ orientamento della parete: sono state trovate anche colonie con orientamento a nord.
I fattori principali di minaccia per questa specie, che negli ultimi decenni ha avuto una forte contrazione non solo a livello locale (Mongini et al. 1988), sono dovuti ai problemi ambientali nei quartieri di svernamento (Africa sud Sahariana) e alle peculiari esigenze di nidificazione che prevedono la presenza di pareti subverticali. Queste ultime sono minacciate dalle sistemazioni idrauliche artificiali (che portano alla canalizzazione dei corsi d’acqua e all’eliminazione delle frane), dalla rimozione dei depositi di sabbia durante il periodo riproduttivo e dalla naturale evoluzione delle scarpate che inattiva le pareti, le quali difficilmente riescono a riformarsi spontaneamente in ambiti fluviali artificializzati come quelli del Bolognese. Il Topino è classificato da BirdLife International come SPEC 3 (specie con status di conservazione sfavorevole e popolazione non concentrata in Europa) ed è inserito nella Lista Rossa regionale (Gustin et al. 1997) come Specie vulnerabile ad alta priorità di conservazione.

Francesco Cacciato

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